La sveglia per questo terzo giorno ad Istanbul è suonata alle 8, tanto ormai avevamo capito che alle 7 non c’era verso di tirarsi su dal letto ahah. Doccia e via a fare colazione al Coffeetopia (stesso bar del giorno prima, ci era piaciuto troppo!). Finito di abbuffarci, ci siamo diretti verso la moschea di Rüstem Pascià, una piccola moschea poco conosciuta, ma stupenda, piena di maioliche e decorazioni, così raccolta ed intima e…… CHIUSA! Perfetto, era da quando eravamo atterrati ad Istanbul che non vedevo l’ora di tornarci, e invece no, era in ristrutturazione! Mettiamola cosi, un motivo in più per tornare ad Istanbul prossimamente!
Un po’ dispiaciuti ci siamo quindi diretti verso la Moschea di Solimano, anch’essa bellissima, decisamente più famosa e più grande della piccola Rustem Pasha Mosque. Dovete sapere che la Moschea del Solimano sorge in una zona collinare, precisamente sul sesto colle di Istanbul, e da qui è possibile ammirare la città in tutto il suo splendore.
Il cortile che precede l’edificio, inserito in una cornice di giardini curati, è circoscritto su tre lati da un muro con grate e al suo centro si trova una fontana per le abluzioni, sormontata da una cupola. Si tratta di un luogo pieno di magia, enorme e desolato, perfettamente curato in ogni dettaglio. Inoltre il giardino esterno era pieno di gatti <3 <3
Visto che non era momento di preghiera, siamo anche entrati all’interno della Moschea, ad ingresso completamente gratuito (essendo un luogo di culto), sempre con obbligo di velo per le donne e di togliersi le scarpe per tutti. La magia che si respirava all’esterno, all’interno era addirittura maggiore. Semplicemente PAZZESCO!
Finito il nostro giretto della Moschea del Solimano ci siamo avviati verso l’Acquedotto Romano di Valente, poco distante da dove ci trovavamo. Questo acquedotto è antichissimo, risale a quasi 1000 anni fa, e permetteva alla città di rifornirsi d’acqua, che veniva raccolta all’interno della Cisterna Basilica (la più grande cisterna sotterranea al mondo ancora conservata!). Questo acquedotto è un’opera imponente e spettacolare, purtroppo poco valorizzata dai turchi. Per farvi un esempio, la parte inferiore di questo enorme acquedotto, è utilizzata come parcheggio… ERESIA!
Arrivata l’ora di pranzo, siamo tornati verso la Moschea del Solimano, per pranzare in un ristorante tipico, frequentato dalle persone del posto e non dai turisti, dove quindi è stato possibile assaporare la vera cucina turca! Si tratta del locale Ali Baba Kanaat Lokantasi (abbiamo capito che si trattava di un ristorante per turchi e non per turisti dal menù, completamente scritto in turco!). Da quel poco che siamo riusciti a capire leggendo il menù e chiedendo spiegazioni al cameriere (che non parlava inglese), siamo riusciti ad ordinare due porzioni di riso, due porzioni i gulash con patate, fagioli (ricetta tipica), verdure, due bottigliette d’acqua e due tè caldi, pagando SOLO 55 LIRE TURCHE (11 euro in totale in due).
A fine pasto eravamo pienissimi, il cibo era buonissimo, stando seduti al tavolo avevamo davanti agli occhi lo spettacolo della Moschea, con tanto di canti di richiamo alla preghiera (una location strepitosa e suggestiva), e abbiamo speso poco più di 10€ in due! SBALORDITIVO! A rapporto qualità prezzo, Istanbul è la città migliore del mondo, credetemi!
Finito il pranzetto, siamo scesi dalla collina su cui ci trovavamo per dirigerci verso il Gran Bazaar, uno dei più grandi e antichi bazar del mondo: conta ben 61 strade coperte e i più di 4000 negozi, con quasi mezzo milione di visitatori al giorno! E’ semplicemente immenso, pieno di colori, profumi, vita.
Ultima tappa della giornata: la Cisterna Basilica. Questa cisterna risale al 500 DC, si presenta come un enorme spazio sotterraneo di circa 140 metri per 70, in cui trovano spazio dodici file di 28 colonne alte 9 metri e distanziate l’una dall’altra di 4,90 m. Regna l’ordine, il silenzio, la pace. Il biglietto per entrare costa 20 lire turche, quindi in due abbiamo speso l’equivalente di 8.5 euro, soldi decisamente ben spesi, per visitare un luogo così magico e pieno di storia (piccola chicca, questa cisterna appare anche nel videogioco Assassin’s Creed: Revelations ,dove è possibile esplorarla durante la missione chiamata “La Cisterna di Yerebatan”).
Per concludere la giornata, siamo tornati verso l’hotel, abbiamo fatto una passeggiata sotto alla Torre di Galata e siamo andati a cenare nello stesso ristorante della sera prima. Un’altra giornata perfetta stava per concludersi <3