Tutte le cose belle prima o poi finiscono…. Arriviamo al giorno della partenza.
Intanto la sera prima abbiamo fatto in tempo ad arrivare in hotel che aveva iniziato a piovere di brutto. Il mattino seguente la receptionist ci dice che durante la notte sulle colline aveva nevicato!!! Infatti abbiamo potuto ammirare la collina del Tibidabo ricoperta di neve. Comunque giornata soleggiata e fresca, ma sempre con la giacca invernale addosso.
Lasciamo le valigie in deposito in hotel e partiamo per l’ultima giornata a Barcellona.
Itinerario previsto: visita al Barrio Gotico, la zona più antica di Barcellona. Percorriamo la Rambla e arriviamo al Carrer de Portaferrissa, facilmente riconoscibile dalla Font de Portaferrissa, una fontana in mosaico che riproduce le mura antiche di Barcellona. Dopo aver percorso le stradine (e dopo alcune soste in alcuni dei tanti negozi……) arriviamo alla Cattedrale di Santa Eulalia di Barcellona.
All’entrata della Cattedrale c’era una lunga coda, così decidiamo di posticipare la visita e di girare per i dintorni. Attraversiamo Via Laietana e arriviamo davanti al Palau de la Musica Catalana, una bellissima sala concerti in stile liberty, caratterizzata dalla facciata decorata e dall’auditorium con una cupola in vetro. Non è stato possibile visitare l’interno perché quel giorno si teneva un evento.
Proseguiamo oltre ed arriviamo davanti al Mercato di Santa Caterina, con il suo tetto ondulato e colorato. Visitiamo l’interno, una Boqueria in piccolo. Appena usciti vediamo l’indicazione per l’Arc de Triomf e decidiamo di andarci. Con l’itinerario proposto da Citymapper attraversiamo le stradine caratteristiche del quartiere.
Anche Barcellona ha il suo Arco di Trionfo, al pari di Roma e Parigi, ma mentre questi ultimi erano stati costruiti per celebrare le vittorie, quello di Barcellona era l’ingresso al sito espositivo dell’Esposizione Universale del 1888. Lungo il piazzale notiamo un palazzo con una grande vetrata, così ci avviciniamo. Si trattava del Tribunale Superiore di Giustizia dalla cui entrata si poteva vedere una grande vetrata decorata sul tetto.
Ritorniamo verso il Barrio Gotico sempre percorrendo le sue caratteristiche stradine, arriviamo alla Plaça de Sant Jaume dove si trova il palazzo sede della Generalitat de Catalunya e, di fronte, la sede del Comune di Barcellona. Torniamo davanti alla Cattedrale di Barcellona la fila era sempre lunga, così decidiamo di non andarci. Intanto in Plaça Nova, davanti alla Cattedrale, assistiamo ad una divertente interpretazione di Despacito da parte di due buskers e di una scolaresca. Confesso che Despacito non mi piace, ma l’esibizione è stata molto divertente, forse perché iniziata per gioco da quei ragazzi che si erano uniti ai suonatori cantando e ballando.
Arriva l’ora di pranzo e andiamo a mangiare alla Boqueria!!! Infatti il primo giorno avevamo visto i vari banchi che vendevano i loro prodotti anche in versione take away e abbiamo deciso di provarli. Prima tappa i banchi del jamon serrano, ossia la versione spagnola del nostro prosciutto crudo (durante il mio tour dell’Andalusia ne avevo fatto una bella scorpacciata!), che vendevano dei “coni” (di carta…) con fettine di prosciutto, molto buone. Poi passiamo ai banchi del pesce che vendevano pesce fritto take away: gamberetti, calamari e vari tipi di pesce fritto. C’è la possibilità di mangiare anche seduti al banco alla carta ma abbiamo preferito assaggiare un po’ di tutto quello che la Boqueria offriva. Per il dessert c’era l’imbarazzo della scelta: crepes, fragole intinte nella cioccolata, dolci di tutti i tipi, macedonie di frutta fresca tagliate in giornata. Io ho optato per le ciliegie, molto buone e sapevano proprio da ciliegie anche se non erano ancora di stagione. Ma non si può andare via dalla Boqueria se non si prova uno dei famosissimi, coloratissimi e buonissimi frullati di frutta fresca!!!
Usciti dal mercato riprendiamo la Rambla e ci dirigiamo verso il quartiere di Raval, quartiere che ha conosciuto una nuova vita a seguito della riqualificazione dei primi anni 2000, zona multietnica molto caratteristica. Arriviamo sulla Rambla de Raval dove si trova il Gat de Raval, scultura dell’artista colombiano Fernando Botero, ovviamente rappresentato nel classico stile Botero (piccolo spot: al Terminal 2 dell’Aeroporto El Prat si può ammirare la scultura del cavallo, sempre opera di Botero).
Riprendiamo il nostro cammino e ormai è quasi ora di andare all’aeroporto. Prendiamo i bagagli in hotel e andiamo a Plaça Catalunya per prendere l’Aerobus. Una volta arrivati all’Aeroporto El Prat e superati i controlli ci dirigiamo verso il gate ma siamo arrivati un po’ in anticipo e quindi inganniamo l’attesa per l’imbarco girando per i vari negozi del Terminal. È ora di imbarcarsi, volo con la compagnia spagnola Vueling (che non ha le stesse regole di Ryanair, il bagaglio a mano viene imbarcato in stiva solo se non c’è posto nelle cappelliere) e alle 19.30 spaccate salutiamo Barcellona e si torna a casa (arrivo a Venezia in perfetto orario).
Che dire, è stato un bellissimo viaggio con una bellissima compagnia, scrivendo questi articoli mi è venuta una grandissima nostalgia nel ricordare quei bellissimi giorni, ma certamente ci saranno altre occasioni in futuro di tornare a Barcellona, di rivedere le bellissime attrazioni che offre la città e di scoprire anche posti nuovi e poco noti ma certamente interessanti della città.
Continuate a seguirci e un besos a todos!!!!
STAY TUNED!!!