Dopo una bella dormita e una buona colazione, inizia il nostro secondo giorno a New York con una pioggerellina fina ma continua, ma questo non ha fermato il simpatico gruppo vacanze….
Dato che era una domenica, avevamo programmato di andare ad Harlem per assistere ad una messa Gospel, così ci siamo diretti ad Herald Square e abbiamo preso la metropolitana in direzione Uptown.
La metropolitana di New York copre quasi tutti i quartieri di New York, ad eccezione di Staten Island, è formata da molte linee ed è molto efficiente. Le direzioni principali sono Uptown, Bronx e Queens e Downtown e Brooklyn. Non è divisa in zone tariffarie e un biglietto costa $ 2,75, ma per girare in metropolitana conviene acquistare la Metrocard, che si distingue in Unlimited (dura 30 giorni e costa $ 30,00) o la Pay Per Ride (ricaricabile ed utilizzabile da massimo quattro persone). Noi abbiamo optato per la Pay Per Ride, ma in ogni caso prima di acquistare una Metrocard conviene sempre farsi due conti e vedere quanto volete utilizzare la metropolitana. La Metrocard va strisciata solo in entrata.
Harlem si trova a nord di Central Park, centro culturale e commerciale della popolazione afro-americana, ha avuto una rinascita a metà degli anni 90 che ha portato un miglioramento generale della vita e del quartiere. Ad Harlem si trova il famoso Apollo Theatre, dove hanno iniziato i grandi della musica nera come Michael Jackson e i Jackson Five, James Brown, Ella Fitzgerald…..
Una volta usciti dalla metropolitana alla stazione di 125th street ci siamo diretti verso il Greater Refugee Temple sulla Adam Clayton Powell Jr Boulevard. All’esterno è un edificio colorato con una grande croce sul lato mentre all’interno è simile ad un teatro. Appena si entra ci sono gli addetti alla chiesa che accompagnano al posto con una raccomandazione, né foto né video (e attenzione a prendere in mano il telefono….arrivano subito). Siamo arrivati verso le 10:30 e stavano facendo le prove di canto. Alle 11:00 è iniziata la funzione, prima con l’entrata degli uomini e poi le donne del coro. Quello che mi ha colpito è stata la partecipazione dei fedeli e le voci dei cantanti del coro: c’era un cantante che aveva una voce da pelle d’oca. Tutto si è svolto in un’atmosfera festosa ma sempre solenne, con i i canti che ti trascinavano e ti facevano battere le mani, sembrava di stare in un film. Verso mezzogiorno, dopo la presentazione delle varie iniziative della chiesa, siamo andati via ma devo dire che è stata una bellissima esperienza che consiglio a tutti di fare. Harlem ha tantissime chiese e più o meno sono tutte vicine, noi abbiamo scelto il Greater Refugee Temple dopo una ricerca su internet, ma se non avete un’idea precisa in quale chiesa andare si può entrare in una qualunque che si trova, come dicevo prima la maggior parte sono tutte vicine.
Abbiamo passeggiato in una tranquillissima Harlem lungo la Adam Clayton Powell Jr Boulevard in direzione sud e siamo arrivati sulla 110th street North Central Park, ovvero la parte nord di Central Park. Siamo entrati nel parco e abbiamo proseguito la nostra passeggiata tra laghetti e simpaticissimi scoiattoli.
Dopo il pranzo a Le Pain Quotidien sulla Madison Avenue il gruppo si è diviso: una parte è andata al Metropolitan Museum mentre io e altri siamo andati al Museo di Storia Naturale, con la pioggerellina che non ci abbandonava mai….. Per raggiungere il museo abbiamo attraversato Central Park che con il grigio e la pioggia aveva un aspetto un po’ cupo…. Appena siamo arrivati davanti al Museo di Storia Naturale non potevo non pensare a Una notte al museo….. Siamo entrati e nella grande sala d’ingresso troneggiava lo scheletro di un enorme dinosauro ma non era il famoso t-rex Rexie…. Ci siamo messi in coda alla biglietteria e ci hanno detto di aspettare 5 minuti perché un’ora prima della chiusura del museo c’è l’entrata gratuita.
Nella prima sala si possono ammirare dei diorami rappresentanti gli animali del continente africano come le antilopi, i gorilla e un branco di elefanti nel mezzo della sala. Al piano superiore invece è rappresentata la fauna del continente americano, fra tutti un diorama dell’aquila (simbolo degli Stati Uniti). Ma la sala che mi è piaciuta di più è stata quella dell’Oceania, dove si trova il pezzo forte : la statua dell’Isola di Pasqua, la stessa del film, ma per fortuna non parlava…… Mentre mi trovavo nella sala dei dinosauri viene annunciata la chiusura del museo e così ci siamo diretti verso l’uscita. Purtroppo non sono riuscita a vedere tutto il museo ma quando tornerò a New York ci andrò appena aprono!!!
Luogo d’incontro con il resto del gruppo era Times Square così abbiamo ripreso la metropolitana anche perché non aveva smesso di piovere…. Arrivati a Times Square siamo entrati da Hard Rock Cafè per acquistare una delle famose magliette. Non so se era solo per quel periodo, ma c’era una promozione bellissima, del tipo prendi quattro magliette e una è in omaggio!!!! Felicità!!!! (Per la cronaca ho acquistato due magliette, ma siccome mia zia ne aveva acquistate due anche lei, la promozione è caduta a pennello!!!!).
Dopo Hard Rock Cafè, altro tempio dello shopping: Macy’s. Io sono andata diretta al settimo piano per vedere le decorazioni natalizie e le borse, molto belle ma un po’ costose…. Poi ho fatto un giro per gli altri reparti ma era quasi l’ora di chiusura e quindi via verso l’uscita.
Dopo una cena a base di 2 slices di pizza, siamo tornati al nostro hotel e siccome la sala colazione era sempre aperta ci siamo concessi un caffè, rigorosamente americano ma buono.
E così si conclude la seconda giornata a New York, piena di sorprese e di nuove esperienze.
Al prossimo diario del terzo giorno!!! Stay tuned