Ciao amici come state? Lo so che non ho più scritto per un po’ dopo i miei diari di viaggio a New York ma tra impegni di lavoro e meritate ferie…..
Proprio ieri su Travelchips ho visto un’offerta volo più hotel per tre giorni a Londra e questo mi ha dato l’occasione per un nuovo diario di viaggio: my trip to London!!! Eh sì, per la quinta volta sono tornata nella mia città preferita e stavolta ho deciso di raccontarvi il mio viaggio per darvi alcuni consigli su cosa visitare e su come organizzare il vostro viaggio, per godervi la capitale britannica al meglio.
Sono stata a Londra dal 28 al 31 marzo scorso e visto che nei mie viaggi più recenti siamo sempre stati in tanti stavolta non ci siamo smentiti: eravamo in dieci, un bel supergruppo che ha visitato Londra in allegria e spensieratezza.
Partenza giovedì 28 marzo da Venezia con volo easyJet per Londra Gatwick, partenza un po’ in ritardo perché ci era stato comunicato che a Gatwick c’era un po’ di traffico. Il volo era alle 7:30 ma siamo partiti verso le 8:30…. Dopo due ore di volo siamo arrivati a Londra e dopo il controllo passaporti ci siamo recati al Terminal Sud per prendere il treno Gatwick Express fino a Victoria Station a Londra. L’aeroporto di Gatwick ha due terminal: il Terminal Nord utilizzato da Easyjet e altre compagnie, e il Terminal Sud utilizzato principalmente da British Airways. Il collegamento più veloce per raggiungere Londra è il treno, ci sono varie compagnie come il Gatwick Express che ha un collegamento diretto con Victoria Station a Londra in 30 minuti, la Southern che in 45 minuti porta sempre a Victoria Station ma facendo due fermate intermedie, e la Thameslink che consente di raggiungere le stazioni di London Bridge, Blackfriars e altre più o meno in un’ora. Noi abbiamo scelto il Gatwick Express che offriva una tariffa scontata per i gruppi di 8 o più persone. La stazione dei treni si trova al Terminal Sud e se arrivate al Terminal Nord basta prendere un treno monorotaia che in pochissimi minuti arriva al Terminal Sud. MI RACCOMANDO: conservate il biglietto del treno perché vi serve sia in entrata che in uscita dalle stazioni.
Appena arrivati a Victoria Station abbiamo preso la famosissima London Tube, la metropolitana di Londra per raggiungere il nostro hotel, ma prima abbiamo caricato la Oyster Card. La Oyster Card è una carta ricaricabile tipo bancomat utile per viaggiare sui mezzi pubblici di Londra senza dover comprare ogni volta singoli biglietti, si può ricaricare quanto si vuole presso le apposite macchinette presenti in tutte le stazioni o in alcuni punti vendita. Si posa su un lettore giallo posto sui tornelli della metropolitana o sugli autobus e ogni volta scala la tariffa più bassa, si passa sia in entrata che in uscita. La metropolitana di Londra è divisa in zone tariffarie dalla 1 alla 6, il centro di Londra coincide con la zona tariffaria 1, consta di una quindicina di linee che coprono l’intero territorio della Greater London. Se arrivate all’aeroporto di Heathrow potete prendere la Piccadilly Line per raggiungere la città.
Bene, prendiamo la District Line per raggiungere la stazione di Earl’s Court, dove si trovava hotel che abbiamo scelto, il Mowbray Court Hotel, un bel hotel in una tipica casa vittoriana inglese situato in una zona tranquilla della città. Fortunatamente le stanze erano da subito disponibili e quindi abbiamo potuto lasciare subito i bagagli e partire alla scoperta della città.
Per visitare le varie attrazioni della città abbiamo acquistato un pass, così come avevamo fatto per il viaggio a New York. Anche qui ci sono diverse opzioni, sia a giorni (London Pass) sia a numero di attrazioni (London Explorer Pass). Il London Pass, consigliabile per chi non è mai stato a Londra, consente l’accesso ad oltre ottanta attrazioni e va da un minimo di 1 ad un massimo di 10 giorni. Il London Explorer Pass ha una validità di 30 giorni e consente l’accesso a 3,4,5 o 7 attrazioni ed è consigliabile a chi è già stato a Londra. Io e altri del gruppo abbiamo acquistato l’Explorer Pass da 3 attrazioni mentre altri del gruppo il London Pass. A mio modesto parere comprare un pass turistico è molto conveniente dato che la maggior parte delle volte si ha un notevole risparmio rispetto all’acquisto dei singoli biglietti delle attrazioni. Li abbiamo acquistati on line e per il ritiro ci siamo recati tra Leicester Square e Trafalgar Square: quindi da Earl’s Court abbiamo preso la Piccadilly Line per Leicester Square.
Visto che si era fatta ora di pranzo ci siamo fermati a mangiare in un ristorante italiano a Leicester Square dove ho mangiato un piatto tipico della nostra cultura culinaria: il fish and chips (meglio di qualcun altro che invece aveva preso la carbonara ahah).
Abbiamo fatto una passeggiata a Trafalgar Square e per raggiungere la tappa successiva, lo Sky Garden, abbiamo preso il famoso bus a due piani, il double decker, in particolare la linea n. 15 che arriva al Tower Bridge attraversando il quartiere finanziario della City. Durante il percorso si passa davanti alla Royal Court of Justice, e di fronte in mezzo alla strada si può vedere un monumento con un drago: questo monumento indica l’inizio del quartiere giudiziario dove la Regina, per entrarvi, chiede addirittura il permesso in ossequio al principio della divisione dei poteri dello Stato (legislativo, esecutivo e giudiziario). Nella parte opposta della Corte si trova il quartiere di Temple, il quartiere del diritto dove si trova la Chiesa dei Templari, oltre a numerosi studi legali.
Siamo arrivati al grattacielo 20 Fenchurch Street conosciuto come Walkie Talkie e dopo i controlli di sicurezza siamo saliti (in pochissimi secondi) al trentacinquesimo piano, allo Sky Garden, un vero e proprio giardino panoramico con tantissime piante e fiori da cui si gode una bellissima vista su Londra. La vista della città è veramente bella, poi quel giorno c’era pure una bellissima giornata e si potevano vedere anche le zone un po’ più lontane del centro. Nelle vicinanze del Walkie Talkie si possono vedere tantissimi edifici come lo Shard, la Cheesegreater (un grattacielo che sembra una grattugia) e la Swiss Re Tower più nota come Gherkin (il Cetriolo). Per salire allo Sky Garden occorre prenotare sul sito ufficiale l’orario in cui si intende salire (è completamente gratuito).
Una volta scesi siamo andati verso la Torre di Londra, la famosa prigione dell’epoca vittoriana, dove sono stati rinchiusi tra gli altri Enrico VIII e Anna Bolena. Al suo interno, oltre ad una collezione di armature e armi, sono esposti i gioielli della Corona Britannica, tra i quali la Corona Imperiale e lo Scettro Reale sormontato dal bellissimo diamante Stella d’Africa. Essendoci già stata due volte, sono rimasta fuori a passeggiare lungo il Tamigi (e a bere un caffè da Starbucks perché iniziava a fare un po’ di freddo….). Ricongiunto il gruppo abbiamo attraversato il ponte più famoso di Londra: il Tower Bridge. Questa volta non ho avuto la fortuna di essere sul ponte quando si alzavano le campate centrali, veramente impressionante. Se volete è possibile visitare l’interno del Tower Bridge e le terrazze panoramiche, dove in alcuni punti c’è il pavimento in vetro. Sull’altro lato del ponte, nella zona di Southwark, è possibile vedere un edificio strano fatto a uovo: si chiama The Egg ed è la sede del Comune di Londra.
Raggiunta la stazione di London Bridge alcuni del gruppo sono saliti sullo Shard, il grattacielo più alto d’Europa progettato dall’architetto Renzo Piano, mentre io e altri abbiamo aspettato facendo una passeggiata nei dintorni e osservando gli impiegati della City che andavano a prendere il treno (era l’orario di uscita dal lavoro).
Dopo esserci riuniti abbiamo deciso di tornare verso Earl’s Court e cenare nelle vicinanze del hotel. La scelta è caduta su un pub dove abbiamo mangiato un hamburger e bevuto una buona birra inglese. I pubs inglesi sono una buona soluzione per mangiare senza spendere molti soldi e per bere una buona birra inglese. Ce ne sono tantissimi in tutta la città, quelli in centro poi sono frequentatissimi dagli impiegati appena usciti dal lavoro e alcuni sono risalenti al 1700. Il mio preferito è il Churchill’s Arms che si trova nelle vicinanze di Notting Hill.
Dopo cena siamo tornati in hotel dove in reception c’erano sempre a disposizione the, caffè e acqua.
Così finisce il nostro primo giorno a Londra, ma ci sono ancora tre giorni da raccontare quindi continuate a seguirci!!!
Al prossimo diario!!!